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La storia del Palazzo de’ Farrocco
Il Palazzo fu edificato a cavallo tra il XV e il XVI secolo dalla famiglia Farrocco. La chiesa all’interno della tenuta rese la dimora storica ancora più importante, lo dimostrano documenti ritrovati nell’archivio dell’Abbazia di Montecassino tradotti ed affissi.
Negli anni divenuto prima una residenza estiva dove a fine stagione si era soliti vendemmiare, la presenza di un palmento in pietra, nella sala ristorante, dimostra quanto fosse importante questa attività per i Farrocco, poi una tenuta dove trascorrere momenti importanti, aprendo al pubblico le stanze dove soggiornare tra storia e natura.
our story
Il Palazzo presenta alcuni elementi architettonici che rimandano al periodo storico di edificazione, come ad esempio un mensolone in pietra sulla facciata di ingresso del ristorante, che troviamo in tanti edifici del XV secolo nella vicina Napoli. Altri elementi caratterirzzanti sono le due fortificazioni, le feritoie che servivano al controllo del Palazzo e le mensole scolpite del balcone incastrate nella muratura.
L’interno è caratterizzato da volte e arcate in pietra, poggia mensole in legno e solai in quercia. Due chicche da non perdere sono senz’altro il passaggio segreto all’interno di una delle stanze superiori e gli affreschi del piano nobile risalenti al XVIII secolo, questi ultimi non sempre accessibili.
La zona notte è stata dedicata a 3 avi molto importanti della famiglia:
Bartolomeo fondatore della chiesetta
Giovanni, notaio del XVIII secolo
Don Zaccaria, arciprete del XIX secolo
La frazione dove è ubicato il Palazzo prende il nome dall’Isola di Ischia, visto che un tempo il parco era un isolotto. L’acqua del torrente Rio veniva incanalata all’interno della tenuta per poi confluire in un mulino che serviva a macinare il grano e le olive e reimmessa nuovamente nel torrente, creando così un pezzo di terra circondato da acqua.